Le Storie

É Come Conquistare Il Cuore Di Una Bella Donna

Ecco che cosa centra il freeride a Cortina d'Ampezzo con l'amore e perché durante la Freeride Challenge Punta Nera sono soprattutto i sentimenti ad essere in primo piano.

Se si desidera sapere da un freerider quale sia il fascino del suo sport, prima o poi finirà sempre per parlarvi di quella indescrivibile emozione che prova tracciando una linea sottile su un manto di neve fresca e immacolata. Il problema per noi che scriviamo è che nessuno è veramente in grado di trovare le parole adatte per esprimere questa sensazione. Gli uni lo paragonano al volo, gli altri al surf. Anche Davide Alberti ha difficoltà a rispondere a questa domanda, ma prova a lanciarsi in un altro paragone: "É come conquistare il cuore di una bella donna. Ti senti sfidato, ma l'emozione che provi è piacevole." Quest'affermazione potrebbe spiegare il suo amore per le montagne che paragona volentieri ad una bella donna, anche quando parla di pericoli in alta quota. "La montagna è come una signora: talvolta ti ci puoi avvicinare, mentre altre è meglio mantenere le distanze. É la montagna che decide quando è arrivato il momento giusto."

Bellezze da brivido

Alberti ha scalato innumerevoli vette in tutto il mondo, ma le montagne che circondano la sua Cortina sono indubbiamente quelle che ama di più. Da oltre 20 anni lavora come guida e sa esattamente quanto siano impressionanti le Dolomiti. "Quando ci si trova ai piedi di questi monti, l'ascesa sembra talmente ripida che incute quasi un po' di timore. Chiunque veda le Dolomiti per la prima volta riesce solo a pronunciare un ammirato "Wow!" Sono proprio queste ripide pareti rocciose che fanno di Cortina d'Ampezzo un vero e proprio Eldorado per freerider. "Ci sono infinite alternative e percorsi. Basta passare un cocuzzolo e all'improvviso il pendio si presenta  con delle caratteristiche del tutto diverse. Penso sia difficile trovare un altro posto che abbia couloirs migliori di questi."

Prima era un divertimento, ora è una cosa seria

Un luogo perfetto dunque per un evento di freeride. Questo è quello che Alberto e Paolo Tassi si sono detti quando nel 2011 li chiesero se volessero occuparsi dell'organizzazione del Freeride Challenge Punta Nera, manifestazione che si è svolta per la prima volta l'anno precedente. "Perché no?" Probabilmente senza immaginare che qualche anno dopo  sarebbe diventato uno degli eventi di freeride più amati d'Europa. Se nell'edizione del 2011 ci furono solo 15 partecipanti desiderosi di impressionare la giuria con le loro discese spericolate, ora la Freeride Challenge Punta Nera è diventata una gara di qualificazione del Freeride World Tour, nonché parte del Freeride Junior Tour. Fanno parte del comitato organizzatore le Guide Alpine Cortina, lo Sci Club 18 ed il Gruppo Scoiattoli. I partecipanti vengono portati in cima alla Punta Nera a 2487 metri con l'elicottero, da dove ha inizio la discesa lunga 600 metri. Oltre alle competizioni di freeride, si svolgono anche delle gare di scialpinismo e di bouldering, nonché il trofeo Marco Da Pozzo Vertical Combined-Trophy, una gara combinata di freeride e bouldering dedicata alla memoria dell'amico scomparso di Tassi e Alberti.

Vincere non è tutto

Nonostante l'enorme successo della manifestazione, Alberti ci tiene particolarmente che la Punta Nera Challenge non perda il suo status di competizione aperta a chiunque: infatti solo 60 dei 150 posti disponibili sono riservati per le qualificazioni ; nella zona del traguardo viene allestito un piccolo bar, c'è della musica e l'atmosfera è piena di allegria. Di conseguenza anche la cerchia di partecipanti è molto variegata: alcuni sono di livello molto avanzato, altri invece affrontano la discesa con più calma. Addirittura un ultra settantenne è pronto a raccogliere la sfida. "Consideriamo la Freeride Challenge Punta Nera un incontro tra appassionati di freeride, più che una competizione. La cosa più importante è che le persone raggiungano il traguardo sane e salve e che riescano a segnare un buon tempo". Ciò che conta nel freeride non è né la competizione, né la prestazione, bensì quell'emozione che nessuno sa descrivere con le parole.

Punta Nera Challenge, Sci Sclub 18Cortina Mountain Guides, Freeride World Tour

 

Testo: Matthias Köb // friendship.is
Foto: Diego Gaspari // Freeride Challenge Punta Nera; Heiko Mandl // friendship.is

07 Aprile 2016

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