In Fatbike Sulle Dolomiti
L'imprenditore e libero pensatore Raniero Campigotto fa della moda del momento - la fatbike - un gioco, trasformandolo in un'opportunità per avviare un nuovo business.
A Cortina d'Ampezzo, la nuova tendenza in alternativa allo sci è muoversi sulla neve con una bicicletta dotata di ruote più grandi del normale. Pionieri dell'imprenditoria come Raniero Campigotto lo considerano un modo per attirare i più giovani e per spianare la strada ad un business innovativo. Best of the Alps incontra questo istruttore di mountain bike professionista, per fare un giro di prova sulle piste.
É una mattina favolosa nelle Dolomiti: il cielo è azzurro e il sole splende. Una giornata perfetta per un'avventura e per sperimentare qualcosa di nuovo. Quando raggiungiamo il Rifugio Col Gallina, la baita situata ai piedi della Cima Gallina e della Croda Negra, il gestore Raniero Campigotto ci sta già aspettando. Desiderosi di provare qualcosa di sconosciuto, fissiamo le biciclette sulla seggiovia e saliamo. Prima di avviarci però, un caffè espresso ci dà la giusta carica per iniziare la nostra avventura attraverso l'ampia distesa bianca che sembra non voler finire mai. Dopo una discesa di soli pochi metri e sotto lo sguardo incuriosito degli sciatori, abbiamo capito che guidare una fatbike sulla neve era semplicemente fantastico! Ma sul più bello, un membro del nostro gruppo cade, facendoci scoppiare in una risata fragorosa. Nonostante il finale un po' "doloroso", l'aspettativa iniziale non viene tradita: guidare una fatbike è il piacere di pedalare ad un ritmo costante e di godersi il panorama, senza preoccuparsi di velocità e tecnica. Grazie alla sezione più larga dei pneumatici, l'aderenza sulla neve aumenta e si ha la sensazione di essere seduti su una berlina di lusso a due ruote.
Su due ruote sulla neve
Originariamente la fatbike è stata concepita per essere utilizzata in zone subartiche dell'Alaska oppure nel deserto del New Mexico, ma il piacere di guidarla l'ha fatta diventare immediatamente un grande successo fra i turisti. "Alla gente piace avere delle alternative al termine di una giornata sugli sci. Soprattutto i giovani amano muoversi," dice il Sig. Campigotto. Ha capito che le montagne hanno da offrire ben di più della loro incredibile bellezza. La conseguenza più logica sta dunque nell'ampliare l'offerta di attività da offrire agli ospiti, tenendo conto delle varie preferenze.
Quando il Sig. Campigotto ha visto per la prima volta una fatbike in uno showroom a Venezia, l'ha presa e, assieme a suo figlio quattordicenne, l'ha portata su in montagna. Il loro verdetto: enorme potenziale ed elevato fattore di divertimento! "Dobbiamo dare retta a quel che ci dicono i giovani, " pensa il Sig. Campigotto, "perché rappresentano le nostre future generazioni di villeggianti".
Per ampliare le varie possibilità di pedalare attraverso sentieri innevati, Campigotto sta collezionando dati GPS per tracciare nuovi sentieri da visualizzare su Google Maps. Inoltre, sta pianificando di investire in un gatto delle nevi, per approntare nuovi sentieri sulle piste.
"Dobbiamo ascoltare i nostri giovani"
In montagna, qualsiasi attività risulta più divertente se svolta in compagnia degli amici. Per questo motivo il Sig. Campigotto è convinto che la fatbike contribuirà ad attirare famiglie più giovani a Cortina e un maggior numero di persone interessate allo sport.
Secondo lui, la fatbike è molto più che uno sport di tendenza. É un modo di costruire un futuro sostenibile per le prossime generazioni. "Al termine di ogni stagione invernale dobbiamo subito iniziare a pensare a quella successiva," spiega Campigotto, "e cercare di escogitare nuovi modi di esplorare le Dolomiti che siano diversi dallo sci e dalle escursioni a piedi". Inoltre, puntualizza che lo sport forma il carattere, mettendo così a fuoco l'aspetto più importante di tutti. Un futuro certo dipende in larga misura da menti determinate come la sua.
Entusiasta di fronte ad ogni nuova idea, ma sempre con un occhio di riguardo all'ambiente, il Sig. Campigotto ha in mente altri grandi progetti, tra cui un'altalena tesa da qualche parte fra i monti e una raffinata capanna costruita su un albero. Siamo già entusiasti all'idea di potervi soggiornare un giorno d'estate.
Testo: Sandra Pfeifer
Foto: David Payr // friendship.is
27 Aprile 2016