Il Gusto Raffinato Della Non Convenzionalità
Fantasia e trasgressione sono le caratteristiche che ispirano le intriganti vetrine allestite dalla Sig.ra Zalla nella sua boutique a Cortina d'Ampezzo.
Se avete presente le scene teatrali raffigurate nelle vetrine di negozi come il Bergdorf Goodman a New York, coglierete immediatamente lo spirito della boutique di lusso Le Noir a Cortina d'Ampezzo, ovvero la non convenzionalità. La donna che si cela dietro a questa filosofia è la proprietaria del negozio Carla Zalla. L'abbiamo incontrata per osservare da vicino la sua capacità di trasmettere la magia di Cortina d'Ampezzo con ogni suo capo d'abbigliamento.
Passeggiando lungo Corso Italia, sulla sinistra, una scalinata porta alla piazza centrale dove si è immediatamente attratti dalla signorile eleganza della vetrina della boutique Le Noir. Manichini abbigliati di tutto punto recitano una scena immaginaria che potrebbe benissimo svolgersi in una delle magnifiche residenze private che si trovano nelle immediate adiacenze di Cortina d'Ampezzo.
"La gente non viene qui per vestirsi e farsi vedere, ma per essere quel che è. É questo che crea il DNA di questo luogo," afferma la Sig.ra Zalla, la posata e gentile proprietaria della boutique Le Noir, riferendosi al modo di esprimere lo stile di vita di Cortina. Gli allestimenti delle sue vetrine esaltano questo aspetto in maniera sopraffine. Secondo lei "è lo stato d'animo che ci fa stare bene, non l'etichetta del prezzo."
Indubbiamente questo atteggiamento permette alla Sig.ra Zalla di conferire una forte nota personale al negozio in cui vende marchi di lusso internazionali. E ci mette pure un po' di ironia, perché "la moda non è fatta per prendersi troppo sul serio."
Riparo dalle fatiche quotidiane
"Quando si arriva a Cortina, si avverte un senso di liberazione, ovvero la possibilità di lasciarsi alle spalle la propria quotidianità almeno per un po'", spiega la Sig.ra Zalla pacatamente, esprimendo con i suoi modi ogni singola parola pronunciata. Abbigliarsi secondo questa sensazione viene dunque naturale. Le montagne, secondo lei, trasmettono un senso di sicurezza e Cortina è come un riparo, dove concedersi una pausa dalle fatiche quotidiane.
"Io sono come un'aquila" dice, "che ama volare liberamente, però senza perdere il contatto con la realtà". Lo spirito che alimenta la sua vita è letteralmente percepibile. Non sorprende quindi che preferisca Cortina a qualsiasi altra metropoli frenetica perché,
nonostante tutto, questa cittadina mantiene quel fascino internazionale che lei ama molto.
Ed è proprio la magia di questo posto che attirò la Sig.ra Zalla che, in occasione della sua prima visita, rimase impressionata dalla folla vivace e ben vestita. Discendendo da una famiglia che lavora nel settore della moda ed essendo già proprietaria di un negozio a Treviso, si rese conto che non ce n'era nessuno a Cortina che coprisse questo ramo. Così, nel 1999, decise di aprire la boutique Le Noir.
Soprattutto durante i fine settimana e sotto Natale, quando Cortina si popola e si organizzano molte cene e feste, i clienti entrano nel suo negozio per un saluto e per chiederle qualche consiglio. Infondo, un abito di Lanvin si indossa con maggiore disinvoltura con il benestare di Carla Zalla! "Talvolta si tengono addirittura fortuiti incontri di lavoro tra mariti, mentre le mogli si dedicano allo shopping", ci racconta sorridendo la Sig.ra Zalla. Secondo lei, la nostalgia che aleggia su Cortina ed il passo veloce dettato dall'alta moda trovano qui un perfetto punto d'incontro, perché "le novità non possono esistere senza un legame con il passato".
Ma Le Noir è molto di più di una semplice boutique. In sintonia con il ritmo della vita sociale di Cortina, la signora ama ospitare eventi con fashion blogger, artisti o festeggiare il lancio di una nuova collezione. Tutto questo può essere seguito attraverso i principali social media. La Sig.ra Zalla vuole che il suo negozio sia un luogo che favorisca una comunità creativa. Il tutto naturalmente condito da un pizzico di ironia e trasgressione.
Testo: Sandra Pfeifer
Foto: Ian Ehm // friendship.is
24 Novembre 2016