Le Storie

Il Rifugio Al Lago

Si trova ad oltre 2.000 metri di altitudine ed è gestito dalla famiglia Alverà.

Sono passati più di vent'anni da quando la famiglia Alverà ha preso in mano la gestione del rifugio Croda da Lago, situato ad oltre 2.000 metri di altitudine. La struttura si trova direttamente in riva allo stupendo Lago Federa ed è un'ambita meta di escursionisti, appassionati di slittino e amanti della natura che vogliono immergersi nel fascino delle Dolomiti. 

Il quarto d'ora fra le 06.45 e le 07.00 del mattino è quello che Modesto Alverà predilige: "É l'unico momento della giornata in cui tutta la famiglia trova un attimo per stare insieme", dice. Sono i quindici minuti prima della colazione: pane, burro, ecc. sono già in tavola. Tutti sono di buon umore, fra poco scenderanno i primi ospiti dal primo piano e si sederanno nella sala, dove li attendono tè e caffè. In cucina tutto è sotto controllo, persino il babyphone ha il suo posto fisso alla finestra. Infatti, i preparativi mattutini sono accompagnati dai gorgoglii del piccolo nipotino di Modesto e Monica di soli tre mesi. 

Tutti collaborano - cioè Modesto, sua moglie Monica e i loro sei figli. Insieme gestiscono il Rifugio Croda da Lago a 2.046 metri nelle alpi ampezzane. Quando hanno iniziato correva l'anno 1994 e tre dei loro sei figli, che oggi lavorano con loro, non erano ancora nati. La casa invece, che nel corso degli anni avrebbe ospitato altri tre membri della famiglia Alverà, aveva già diversi decenni di vita alle spalle. Il rifugio venne costruito nel 1901 ai piedi delle montagne e nelle immediate adiacenze di un suggestivo lago ed è oggi il terzo più datato della regione. 

Modesto ci tiene che entrando nel rifugio si sia consapevoli della sua storia. Per questo motivo gli Alverà hanno cercato di mantenere inalterato la peculiarità del rifugio. Un'impresa assai ardua, poiché da un lato bisognava soddisfare le "nuove" esigenze degli ospiti, dall'altro bisognava cercare di conservare il fascino rustico e semplice della struttura. Non per questo acqua calda, buon cibo e WLAN devono per forza essere un controsenso. Si ha semplicemente cercato di provvedere al comfort necessario apportando il minor numero di cambiamenti possibile. Unica novità visibile all'esterno è la sauna finlandese la cui struttura lignea esagonale si nota per prima guardando il rifugio, mentre si sale per raggiungerlo. Chi decide di usufruirne, gode allo stesso tempo di una magnifica vista sul lago.

Questo pittoresco lago si chiama Lago Federa. Quando il tempo è bello e c'è tanta luce, la superficie è uno specchio nero e liscio in cui si riflettono le vette grigio-argento dei monti circostanti. Sotto la superficie e lungo le sue sponde pesci, molluschi e anfibi trovano il proprio habitat naturale. Non importa se ci si passeggia intorno, se ci si siede in riva oppure lo si osserva dal terrazzo del rifugio, il lago trasmette un senso di pace che calma cuori agitati e sgombera la mente di chi lo ammira, riordinando le idee. 

La pace del lago si riflette però anche nella personalità del capofamiglia degli Alverà e nel suo nome "Modesto". L'oste del rifugio è infatti una persona che ama rimanere in secondo piano. Le sue giornate sono caratterizzate dal suo essere oste. Durante l'alta stagione, duro lavoro attende lui, la sua famiglia ed i suoi collaboratori. "Dobbiamo occuparci di tutto: degli ospiti, dei 51 letti, del trasporto quotidiano di generi alimentari e di altro materiale. E se qualcosa si rompe dobbiamo saperlo aggiustare noi", racconta. Ma questo non lo preoccupa, perché ciò che ama più di tutto è vedere ospiti soddisfatti.

Al giorno d'oggi sportivi di ogni genere fanno sosta nel rifugio: scalatori, escursionisti, persone in mountain bike, sciatori, genitori che portano i propri figli a slittare. "Quest'anno abbiamo avuto ospiti provenienti da 33 paesi differenti - inglesi, tedeschi, americani, coreani e molti altri", racconta Modesto. Le Dolomiti affascinano chiunque in tutto il mondo. Chi sale a 2.000 metri può vedere e sperimentare la loro indescrivibile bellezza. 
Croda da Lago, Cristallo, Sorapiss e Becco di Mezzodì si chiamano le vette, i monti e le catene montuose nate per essere ammirate, anche da Modesto Alverà, che vive qui felicemente da oltre 20 anni. La sua stagione preferita è l'autunno, quando la natura si veste dei suoi colori più belli...

www.crodadalago.it

Teste: Martha Miklin // friendship.is
Photos: Florian Lechner // friendship.is

12 Luglio 2017

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