Le Storie

Vie Ferrate Nelle Alpi

Dove altri vedono crinali rocciosi, la guida Andrea Piccoliori vede nuove vie da percorrere.

Andrea Piccoliori ed il team di Guide Alpine Cortina, il club alpino di Cortina d'Ampezzo fondato 130 anni fa, accompagnano i turisti lungo le numerose vie ferrate. Si tratta di percorsi realizzati con delle strutture ed attrezzature di metallo che insieme formano delle scale a pioli e permettono di raggiungere le vette da dove scoprire nuovi incantevoli scorci. In cima al monte Faloria, questa guida dal forte carisma ci spiega perché svolgendo la sua professione ha spesso la sensazione di guardare le persone risolvere dei problemi.

"Ho avuto paura", afferma la guida Andrea Piccoliori ricordando la sua primissima scalata sulle Dolomiti all'età di 11 anni alla quale un amico di famiglia lo aveva sfidato. "Era troppo difficile per me, ma non volevo ammetterlo". Oggi il trentanovenne impiegato come guida professionale sa che l'esperienza aiuta a capire, a misurare i propri limiti e, soprattutto, ad avere maggiore autostima. Si tratta di capisaldi importanti che la guida illustra ai suoi clienti mentre attraversano insieme le magnifiche Dolomiti o mentre affrontano vie ferrate come la variante Tofana di Mezzo, la più recente realizzata da lui stesso. Questa via ferrata termina in cima alla Tofana di Mezzo e, guardando verso sud-ovest, ricompensa gli scalatori con un panorama mozzafiato.

Scalare porta le persone ad affrontare delle situazioni in cui devono decidere come proseguire. Pertanto, come guida, bisogna saper risolvere problemi e contemporaneamente gestire le persone al proprio seguito. "Queste scalate sono come delle sfide di vita reale per la gente. Si può letteralmente vedere lo stress a cui le loro menti sono esposte". Mantenere la calma è dunque un imperativo assoluto, a maggior ragione per la guida che deve dare il buon esempio. Guardando Andrea Piccoliori, una guida estremamente posata, uno potrebbe pensare che nel suo caso si tratti di un dono di natura. In realtà, trae la forza mentale e la determinazione dal contatto con la natura, dove il suo fisico asciutto entra in sintonia con la mente. Inoltre è anche un esperto di sci di fondo e free ride, che pratica sulle numerose piste disponibili a Cortina e che hanno un grado di difficoltà da medio a estremo.

Una guida con un occhio da architetto

Andrea Piccoliori ha l'occhio da architetto, in quanto riesce a vedere vie dove un altro non vede altro che grigio su grigio susseguirsi in complicate conformazioni rocciose che portano fino in vetta. Anche se la realizzazione di nuove vie ferrate non è più così semplice, perché i percorsi più facili e logici sono già stati tracciati, c'è comunque molto lavoro di manutenzione da fare sulle vie più datate, alcune di cui risalgono addirittura ai tempi della prima Guerra Mondiale. Però, grazie alla tecnologia moderna, le cose stanno diventando più semplici: gli elicotteri agevolano il lavoro ed i trapani sono decisamente più leggeri. Tuttavia ramponi, picozze, picchetti, chiodi fissi e tanta corda non devono mai mancare nel bagaglio, perché la creazione di una nuova via ferrata costituisce sempre una sfida impegnativa. "Le condizioni devono essere ottimali", dice Andrea Piccoliori, "la roccia deve essere sicura e solida, bisogna disporre di ottimi chiodi e armarsi di tanta pazienza per sbrigare tutta la parte burocratica."  

Sta addirittura pensando alla creazione di una via sulle Cinque Torri, che passa davanti a baracche ricostruite dopo la prima Guerra Mondiale, riservata a soli bambini. "É un modo interessante di scoprire la storia - molto meglio che passare ore e ore su voluminosi libri di storia. Ai bambini piace tantissimo", dice, "e sono anche molto interessati alla natura". Una passione, quest'ultima, che condivide in pieno.

www.guidecortina.com

Testo: Sandra Pfeifer
Fotos David Payr // friendship.is

27 Aprile 2016

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